Sbaglia chi pensa che sia un libro sulla vita nel campo di concentramento. Il profumo di mio padre di Emanuele Fiano non è nemmeno una banale biografia di suo papà Nedo, uno dei pochi sopravvissuti allo sterminio. Questo testo è un intelligente miscuglio di tante storie diverse, non necessariamente in ordine cronologico, ma sapientemente articolate.

Di fatto, il racconto di com’era la vita ad Auschwitz è esposta di riflesso dagli atteggiamenti e reazioni di un uomo nel rapporto con l’autore e la sua famiglia.

Per me è stata un’occasione per riflettere anche su altre cose: sull’Italia del boom economico del dopoguerra e sull’emigrazione italiana, soprattutto verso gli Stati Uniti. Avendo la fortuna di conoscere qui a New York Andrea Fiano, fratello di Emanuele e anch’esso figlio di Nedo, mi ha portato a sentire queste vicende ancora più vere.

Infine, attraverso queste pagine, la mia mente è andata a ripercorrere le vicende di mio nonno, prigioniero di guerra dal settembre 1943 alla primavera 1945. Per fortuna non era in un campo di concentramento ma anche per lui, tornato a casa con 37kg di peso, la fame deve essere stata qualcosa che non potremmo mai immaginare.

Il Partito Democratico di Stati Uniti e Canada avrà modo di incontrare l’autore, l’on. Emanuele Fiano, il 25 Aprile. Il libro non si parla della Liberazione ma mi hanno impressionato le pagine sul papà di Nedo e nonno di Emanuele, scioccamente ammiratore di Mussolini, quindi convintamente fascista, fino al momento che era troppo tardi salvarsi. Tante considerazioni si potrebbero fare partendo da questa esperienza!

All’autore vorrei chiedere di spiegare meglio quelle righe dove lui racconta che arrivare alla Camera dei Deputati da neo eletto potrebbe essere paragonato all’arrivo al campo di concentramento, persi tra una moltitudine di persone e regole sconosciute e con attorno a sé una sintesi dell’Italia con i suoi drammi e problemi.

Il profumo di mio padre è un libro di facile e veloce lettura, dove tutti i sensi si attivano in qualche modo: l’olfatto (già nel titolo), il gusto (del cibo, tanto prezioso), il tatto (le carezze dei genitori), l’udito (le urla nel campo, il riporto di tanti dialoghi in famiglia e di tanti silenzi e pianti) e naturalmente la vista.

Sarà sempre più difficile tramandare quello che accadde e questo libro potrà essere un ottimo aiuto perché si continui a ricordare.

Per acquistare il libro, si clicchi qui: https://www.ibs.it/profumo-di-mio-padre-eredita-ebook-emanuele-fiano/e/9788858525845

Ci incontreremo  Domenica 25 Aprile alle ore 3pm di New York.
Potrete partecipare all’incontro attraverso il seguente link zoom:
https://us02web.zoom.us/j/84924141094?pwd=bG1QNDdYUHYwR0hQMjBuM1ZPRGdxdz09

Enrico Zanon, Segretario di Circolo

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