“La Terra Promessa” di Barack Obama è un viaggio nella vita dell’autore dove egli non vuole celebrare se stesso, ma anzi dove racconta attraverso le proprie esperienze gli sforzi, le soddisfazioni e le tante delusioni che alla fine provano tanti di coloro che si occupano della propria comunità.

Quando si è giovani e ci si candida per coprire ruoli di responsabilità lo si fa con uno slancio ideale, si sogna una “terra promessa”, ma poi ci si rende conto che spesso si fanno tre passi avanti e due indietro.

Questo volume tocca la vita prepresidenziale e quasi tutto il primo mandato di Obama alla Casa Bianca. Della prima parte mi sono rimastri impressi:

– il coraggio nel lanciarsi in sfide complicate e dall’esito incerto (un po’ di fortuna non guasta);

– l’importanza di avere una famiglia che condivide il percorso e che ne sopporta i sacrifici.

Nel raccontare il primo mandato alla Casa Bianca Obama tocca temi importantissimi: la sanità, il cambiamento climatico, la lotta al terrorismo, la “primavera araba”, il rapporto con l’Unione Europea e molti altri. Ma gli aspetti che mi sono segnato sono i seguenti:

– lo sforzo costante e l’importanza nel comunicare e convincere il pubblico dei propri propositi;

– la consapevolezza che pochi progetti arriveranno a termine e tanto meno come si sarebbe desiderato e che quindi si semina con la speranza che altri dopo di noi colgano i frutti del proprio lavoro;

– si ha maggiore probabilità di raggiungere gli obiettivi, seppur parzialmente, se si è più disponibili a dei compromessi.

Si capisce quanto sia necessario che i più giovani di buona volontà si diano da fare per la propria comunità: alle volte le soddisfazioni arrivano nel momento e nel modo più inaspettato.

La lettura è molto scorrevole e alleggerita da aneddoti e curiosità sulla vita famigliare e sulla Casa Bianca. Il libro è particolarmente adatto a chi si occupa di politica (quindi tutti?) ma anche a chi si occupa dell’educazione delle nuove generazioni.

La terra promessa esiste, ma sta a noi renderla reale.

Enrico Zanon, Segretario di Circolo

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