Cari amici,
Buon congresso di sezione, innanzitutto. Mi dispiace molto non essere con voi, ma lasciatemi condividere alcuni pensieri, dopo aver letto il documento congressuale come approvato dal Comitato Nazionale il 7 maggio (clicca qui per scaricarlo e leggerlo).
Mi rendo conto di non aver mai spiegato perché io mi sia iscritto all’ANPI. Mi iscrissi per protesta durante la campagna per il referendum costituzionale del 2016. Non condividevo la posizione assunta da questa associazione, di cui ho sempre nutrito profonda stima. La campagna per il NO era ovviamente legittima, ma mi irritarono i toni e il messaggio implicito che, sostenendo il SÌ, non sarei stato sufficientemente antifascista. Pensai così di iscrivermi per poter, un giorno, spiegare il mio pensiero come sto facendo adesso.
Ovviamente condivido il documento congressuale quasi interamente, ma ho alcune annotazioni che pongo qui secondo l’ordine della lettura.
Il testo si sofferma sulle Regioni e ne definisce l’autonomia “sempre meno compatibile con il principio costituzionale della repubblica una e indivisibile”. Si definisce “improponibile qualsiasi proposta di autonomia indifferenziata”. Non condivido questo passaggio. Certamente ci sono dei problemi e l’assetto regionale va migliorato, ma non può essere una soluzione il ritorno ad un sistema centralistico. In generale sono dell’opinione che politici e amministratori locali debbano avere maggiori responsabilità delle quali dare conto.
Per quanto riguarda la lamentela secondo la quale i vaccini sarebbero il risultato di una ricerca finanziata pubblicamente ma “la cui produzione e commercializzazione sia affidata alle multinazionali”, penso non si possano dare informazioni parziali, di carattere populistico, dello stesso populismo che si vuole combattere come scritto in altre parti del documento. Chiaramente c’è stata una collaborazione tra pubblico e privato ma non va bene dare l’idea che ci sia stato un ingiusto profitto. Questo argomento andrebbe approfondito ed eventualmente spiegare quali avrebbero potuto essere le alternative. Approfitto di questo punto per manifestare il mio stupore nell’apprendere che qualcuno della nostra sezione non ha gradito l’obbligo del Green Pass per partecipare a questo congresso.
Apprezzo l’impegno dell’ANPI affinché “in ogni comune il 25 aprile venga degnamente commemorato”. Da parte mia c’è l’impegno affinché questo accada anche presso il Consolato Generale d’Italia a New York dove, purtroppo, la data viene passata in modo incurante.
Tornando alle Regioni, il documento congressuale chiede che i Presidenti tornino ad essere eletti dai rispettivi Consigli. Questo passaggio mi ha dato l’idea che non vi sia sufficiente fiducia nel fatto che il corpo elettorale sappia correttamente giudicare e scegliere e quindi che lo si voglia privare del voto. Questo non va bene. A parte che non capisco perché quindi l’elezione diretta del Sindaco vada bene, preferisco insistere che si rafforzino i contrappesi e gli organismi di controllo che sono troppo deboli. Tra gli organismi di controllo annovero anche i sistemi di informazione che però sembrano spesso assoggettati a chi detiene il potere e ne esercita l’influenza.
Per quanto riguarda la giustizia, avrei gradito qualche parola a ricordo che la lunghezza dei processi non pesa solo a chi cerca giustizia, ma anche sugli imputati, innocenti fino a prova contraria. E avrei voluto anche qualche parola a proposito di un certo giustizialismo e protagonismo di alcuni magistrati che non sentono alcuna responsabilità per i propri errori.
Non sapevo dell’esistenza della Federazione Internazionale dei Resistenti. Condivido l’opportunità di rafforzarla: anche qui negli Stati Uniti ce ne sarebbe molto bisogno.
Infine, vorrei che non si lasciasse alle destre il valore della patria e del patriottismo, della simpatia verso le forze armate (a proposto, buona festa, oggi 4 novembre 2021, a 100 anno dalla tumulazione del milite ignoto) e le forze dell’ordine.
Concludo esprimendovi i miei più sinceri complimenti per il bel gruppo che si è costituito a Camposampiero. Voglio ringraziare specialmente Gianna Frasson per la sua guida carismatica. Mi raccomando: continuate così!
Enrico Zanon, New York, 4 novembre 2021