Di Silvio Berlusconi e della sua morte si è già scritto tutto, la posizione del PD è ampiamente nota e non c’è possibilità che qualcuno cambi la propria opinione in un senso o nell’altro.
Desidero solamente evidenziare un unico aspetto, squisitamente politico, senza timore di essere smentito. Berlusconi scese “in campo” per abbassare le tasse e ridurre la burocrazia. Guidò il Governo del nostro Paese per un tempo pari a nessun altro e, a lunghi tratti, con ampia maggioranza e forte sostegno popolare. Ci riusci? No. Fallì. Non si capisce quali successi politici possano essergli attribuiti.
Ora è tempo per gli auspici, che la destra in Italia trovi una strada nell’alveo costituzionale, che si lascino da parte partiti personali, che ci sia contendibilità del potere, che ci sia trasparenza nella governance dei partiti.
Di un lutto nazionale, anzi europeo, ci sarebbe davvero bisogno: quello per le centinaia di vittime del recente naufragio al largo della Grecia. Sembra chiaro che il nostro voto, che ogni voto, alle elezioni conti. I morti avvengono per colpa di come votiamo noi in Europa. Vogliamo impegnarci perché possano vincere formazioni volenterosi di risolvere i problemi con metodo? Domenica 25 alle 8pm, in un luogo da individuare, ne potremo parlare con Stefano Bonaccini in visita a New York.
Chiudo con le condoglianze a Romano Prodi per la scomparsa di sua moglie, Flavia Franzoni.
Enrico Zanon, Segretario del Circolo PD di New York