Sabato 22 luglio una delegazione del Circolo del PD di New York ha viaggiato in direzione della Casa Museo di Antionio Meucci e Giuseppe Garibaldi a Staten Island. L’obiettivo, oltre a celebrare i primi iscritti al Circolo dal quel borough della Città di New York, era quello di conoscere meglio le vicende newyorkesi di questi due grandi italiani.

Antonio Meucci sbarcò a New York il 1’ maggio 1850 e da subito fino alla sua morte il 18 ottobre 1889 visse in località Clifton a Staten Island in un cottage che ora è la casa-museo. Nel luglio di quello stesso 1850, il nostro inventore e la moglie Ester ospitarono Giuseppe Garibaldi che rimase con la coppia per 4 anni anche se non continuativamente.

Il Museo è in ottimo stato e l’introduzione agli ambienti e il racconto delle vicende di quel periodo è accurato e coinvolgente. Si consiglia davvero di non perdere l’opportunità di visitare questo piccolo gioiello italiano a New York. Attualmente, sul parco adiacente all’edificio, è eretta una piccola torre di vetro di Murano simboleggiante il Campanile di San Marco di Venezia contenuto dentro il Metropolitan Life Tower di New York. L’autore è l’artista Giorgio Bertoli. Inoltre, la proprietà ospita la tomba di Antonio Meucci e della moglie Ester.

Dopo la visita, siamo stati accolti all’Enoteca Maria per un’abbondante pranzo.

Un nostro iscritto ha commentato cosi’ la giornata: “Sono fermamente convinto del fatto che città, quartieri e luoghi possiedano un anima, esattamente come le persone.
E chissà che energia enorme devono celare questi blocchi semi-dimenticati di Staten Island, dove pian piano New York sbiadisce e diventa America: tra le mura di questa casa i Maestri Meucci e Garibaldi vissero assieme quattro anni, inventando, viaggiando, e discutendo di quella che sarebbe stata la Nostra Italia, nel bene e nel male.

A poche centinaia di metri, circa 150 anni dopo, dei ragazzi campionavano batterie funk con effetti sonori di vecchi film di kung fu, rappandoci sopra: nasceva il Wu Tang Clan, il disco era “Enter the Wu Tang – 36 Chambers”, che mi cambiò la vita da ragazzino e, ben più important,e la storia dell’Hip Hop.
Impossibile non commuoversi, di fronte a tutta questa ricchezza.

Enrico Zanon – Segretario di Circolo

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